Scopriamo Adelaide di Borgogna

30 Luglio 2023
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Tra il 1815 e il 1822 Rossini è nel bel mezzo della sua avventura napoletana, chiamato da Domenico Barbaja per presentare i suoi lavori sulla piazza musicale più prestigiosa d’Italia, il teatro San Carlo. Durante questi sette anni il compositore non perde tuttavia i contatti col resto d’Italia e continua a scrivere opere anche per Milano, per Venezia e per Roma, contesto in cui vede la luce Adelaide di Borgogna, unica incursione di quel periodo nel genere serio relativa alla produzione destinata alla città.

Il librettista Giovanni Schmidt, che aveva già scritto per Rossini Elisabetta regina d'Inghilterra e Armida, trae il soggetto dell’opera da una vicenda storica del periodo altomedioevale: la fine del regno italico indipendente e la nascita del sacro romano impero germanico ad opera di Ottone I di Sassonia, grazie anche al matrimonio con Adelaide di Borgogna, vedova del re italico Lotario II e quindi regina consorte.

L’opera, commissionata dall’impresario Pietro Cartoni agli inizi di ottobre del 1817, non vede subito il compositore all’opera perché impegnato nell’allestimento di Armida, in scena al San Carlo il successivo 9 novembre. Rossini giunge a Roma tra il 7 e l’8 dicembre e Adelaide viene composta in tempi assai ristretti tra Napoli e Roma, andando così in scena per la prima volta «nel Nobil Teatro a Torre Argentina» in Roma la sera di sabato 27 dicembre 1817 inaugurandone la stagione di carnevale del 1818.

In tempi moderni è stata ripresa poche volte e la prima rappresentazione in forma scenica è avvenuta al ROF nel 2011 diretta da Dmitri Jurowski, con regia, scene, costumi, progetto video e luci di Pier’Alli in occasione delle celebrazioni del 150o anniversario dell’Unità d’Italia.