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All’interno della storia del Rossini Opera Festival, Pier Luigi Pizzi occupa una posizione fondamentale. Il regista milanese vanta numerosi allestimenti presentati a Pesaro, fin dalle prime edizioni a oggi. Pizzi festeggerà nell’edizione del ROF del 2022 i suoi quaranta anni di collaborazione con il Festival con il Gala “Tra rondò e tournedos” in programma il 21 agosto 2022. Inoltre, cinque dei modellini di scena degli allestimenti firmati dal regista sono attualmente esposti al Museo Nazionale Rossini nella mostra ROF15k.
Tancredi occupa uno spazio privilegiato negli allestimenti di Pizzi per il ROF, sia perché rappresenta l’inizio di una ricchissima collaborazione, ma anche per i molteplici aspetti assunti dalla regia. L’opera è stata eseguita per la prima volta nel 1982 con la scenografia ora esposta in modellino nella mostra. Sul palco, Lucia Valentini Terrani nei panni del protagonista e Katia Ricciarelli come Amenaide. Nel 1991 è andata in scena una nuova produzione, con un allestimento dal carattere medievale, Tancredi interpretato nuovamente da Valentini Terrani, affiancata da Mariella Devia. Una terza messa in scena, dall’aspetto più simbolico, è stata presentata nel 1999, con Daniela Barcellona e Darina Takova nei panni della coppia di amanti e riproposta nel 2004 con il duo Marianna Pizzolato e Patrizia Ciofi.
Nel 1983 è andata in scena la seconda opera di Pizzi al ROF: Mosè in Egitto. Regia, scene e costumi erano firmati da Pier Luigi Pizzi, mentre la direzione musicale era curata da Claudio Scimone. L’allestimento è poi stato ripreso due anni dopo con Donato Renzetti sul podio.
Le Comte Ory ha debuttato nel 1984 ed è stato riproposto dopo due anni: la prima volta Pizzi era affiancato da Donato Renzetti, la seconda il direttore musicale era Gabriele Ferro.
Nel 1985 una nuova produzione ha debuttato al ROF: è andato in scena Maometto II con Chris Merritt, Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani, William Matteuzzi e Samuel Ramey. L’allestimento è stato riproposto nel 1993 con Ramón Vargas, Cecilia Gasdia, Gloria Scalchi, Francesco Piccoli e Michele Pertusi. A Claudio Scimone, direttore musicale della prima rappresentazione, è seguito nel 1993 Gianluigi Gelmetti.
Nel 1986, Pier Luigi Pizzi ha firmato regia, scene e costumi di Bianca e Falliero, opera presentata nuovamente anche nell’edizione ROF del 1989. La coppia di innamorati era costituita nel primo caso da Katia Ricciarelli e Marilyn Horne, successivamente da Lella Cuberli e Martine Dupuy.
Il 1988 è stato l’anno di Otello con la direzione di John Pritchard: Chris Merritt interpretava il protagonista, Rodrigo era Rockwell Blake e June Anderson vestiva i panni di Desdemona. La produzione è stata rimessa in scena nel 1991 con Chris Merritt e Bruce Ford alternati nel ruolo eponimo, William Matteuzzi e Cecilia Gasdia e la direzione di Gianluigi Gelmetti; dieci anni dopo la prima con Bruce Ford, Paul Austin Kelly e Mariella Devia, sul podio Corrado Rovaris.
Pier Luigi Pizzi ha avuto il merito di aver portato in scena per la prima volta Guillaume Tell al Rossini Opera Festival. Nel 1995 l’opera ha debuttato con Gianluigi Gelmetti alla testa della Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, mentre Heinz Spoerli curava le coreografie del Ballet Nacional de Cuba. L’azione era ambientata in una cupa foresta, resa ancora più inquietante dagli ‘Airs de danse’ che simulavano stupri etnici, ricordo della guerra in Bosnia. Il modellino di scena di questo allestimento è ora fra quelli esposti nella mostra ROF15k.
Tra i modellini esposti al Museo Nazionale Rossini c’è anche quello delle Nozze di Teti e di Peleo messo in scena nel 2001 nella suggestiva Villa Caprile di Pesaro. Si trattava di una versione pastiche in forma scenica con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi e la direzione di Giuliano Carella. In scena Rockwell Blake, Patrizia Ciofi, Cinzia Forte, Juan José Lopera ed Ewa Podles.
Nel 2002 è poi stata rappresentata La pietra del paragone. La regia, le scene e i costumi erano opera di Pier Luigi Pizzi, la direzione di coro e orchestra era affidata a Carlo Rizzi. La produzione, anch’essa esposta nella mostra in forma di maquette, è stata ripresentata nel 2017 con Daniele Rustioni come direttore musicale.
Nel 2018 Pier Luigi Pizzi ha portato in scena a Pesaro la più celebre opera rossiniana, Il barbiere di Siviglia, firmandone regia, scene e costumi. Sul podio, alla direzione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso c’era Yves Abel. La produzione è stata ripresa anche nel novembre 2020 in occasione del ROF d’autunno, con la direzione di Michele Spotti. Il modellino di scena di questo allestimento fa parte dell’esposizione ROF15k.
La scorsa edizione del Rossini Opera Festival ha visto l’ultima regia ideata da Pizzi per il ROF, per Moïse et Pharaon, diretto da Giacomo Sagripanti con le coreografie di Georghe Iancu. Nel cast Roberto Tagliavini, Erwin Schrott, Andrew Owens, Alexey Tatarintsev, Nicolò Donini, Matteo Roma, Vasilisa Berzhanskaya, Eleonora Buratto e Monica Bacelli.
Pubblicata il : 1 aprile 2022