ROF 15K: Damiano Michieletto al ROF
In occasione della mostra ROF 15K ripercorriamo la storia e il legame di alcuni registi con il Rossini Opera Festival. Questa seconda puntata è dedicata al regista veneziano Damiano Michieletto, oggi tra i nomi più noti del mondo dell’opera contemporanea. Le sue regie, sono state messe in scena anche al Rossini Opera Festival, con una fitta collaborazione tra il 2004 e il 2016. In questi anni a Pesaro, è stato regista di cinque opere, di cui quattro di mano rossiniana. La mostra ROF15K valorizza il contributo di Michieletto all’interno del nostro Festival, presentando tra le 24 maquette esposte anche il modellino di scena della sua Gazza ladra.
Il trionfo delle belle di Stefano Pavesi ha segnato il debutto del regista presso il nostro Festival nel 2004. Attraverso il confronto con un compositore meno rappresentato, questa messinscena esplora il mondo della farsa, genere praticato da Rossini nei primi anni di produzione teatrale. La direzione era affidata a Antonino Fogliani, Pietro Chiarenza curava gli elementi scenici e i costumi erano disegnati da Carla Teti.
La gazza ladra del 2007 è stata la prima opera rossiniana di Michieletto per il Rossini Opera Festival. Lo spettacolo ha riscosso un notevole successo, che è valso al regista il Premio Abbiati. Lü Jia dirigeva l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e il Coro da Camera di Praga. La scenografia, curata da Paolo Fantin, era accompagnata da una gazza ladra figurante sempre presente in scena; i costumi, nuovamente opera di Carla Teti. L’allestimento è stato ripreso successivamente nel 2015 con la direzione musicale di Donato Renzetti.
La scala di seta è stata presentata all’edizione ROF del 2009. La farsa viene accompagnata da una regia agile e coinvolgente che ottiene grandi successi in Italia e all’estero, venendo ripresa dal ROF due anni dopo il debutto. La produzione ha visto Claudio Scimone alla direzione dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, le scene e i costumi di Paolo Fantin e le luci di Alessandro Carletti. Nel cast tre ex allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”: Olga Peretyatko nei panni di Giulia, Carlo Lepore come Blansac e Paolo Bordogna nel ruolo di Germano.
Nel 2010 Michieletto ha curato la regia della prima moderna di Sigismondo. Lo spettacolo ha visto Paolo Fantin e Carla Teti vincere il Premio Abbiati, rispettivamente per la scenografia e per i costumi. Il re polacco Sigismondo, interpretato da Daniela Barcellona, viene rinchiuso da Michieletto in un ospedale psichiatrico. In preda alle allucinazioni, viene perseguitato dalla figura della moglie Aldimira, Olga Peretyatko, creduta morta. La direzione d’orchestra era affidata a Michele Mariotti, alla testa dell’Orchestra e al Coro del Teatro Comunale di Bologna.
L’ultima produzione presentata da Michieletto al ROF è stata La donna del lago, andata in scena nell’edizione del 2016. Le scenografie nuovamente firmate da Paolo Fantin, vedevano Salome Jicia, Juan Diego Flórez, Michael Spyres, Varduhi Abrahamyan e Marko Mimica nei ruoli principali. A dirigere l’Orchestra e al Coro del Teatro Comunale di Bologna c’era nuovamente Michele Mariotti.
Pubblicata il : 10 novembre 2021