L’Italiana in Algeri

L’Italiana in Algeri è un classico del nostro Festival, che ne ha ospitato tre allestimenti: quello di Egisto Marcucci (1981), diretto da Donato Renzetti e ripreso l’anno successivo; quella di Dario Fo (1994), diretto sempre da Renzetti e ripreso nel 2006; quello di Davide Livermore (2013), diretto da José Ramón Encinar. Lo spettacolo che vedremo quest’anno, nuovo di zecca, è affidato all’estro di Rosetta Cucchi e alla bacchetta di Dmitry Korchak. “In un’epoca in cui i diritti, le identità e le libertà artistiche sono nuovamente in discussione – spiega la regista –  il teatro musicale deve tornare ad essere uno spazio di disobbedienza intelligente, giocosa e seduttiva. L’opera buffa è uno spazio di travestimento, ribaltamento dei ruoli e libertà dai codici imposti. Il Sultano Mustafà, maschio dominante e vanesio, viene disinnescato non da una vittima, ma da un’artista che fa del proprio corpo un manifesto. Con questa produzione, Rossini non si traveste: si libera”.

Pubblicata il : 28 Giugno 2025